Gennaio 6, 2022

Gli insegnamenti accademici sono ancorati al periodo storico in cui sono stati prodotti.

L’umano di allora ha scritto e studiato il percorso accademico utile a quello che doveva diventare l’umano del futuro.

È innegabile che questo spinga la mente ad orientarsi verso il passato, tralasciando ciò che sta evolvendo nel presente, del quale si occupano professori ben più esperti, che producono nuova didattica su ciò che è, a sua volta, già passato.

Chi definisce le materie di studio e le metodologie basano gran parte della didattica su un approccio razionale, per il quale il capire è indispensabile ed il sentire secondario.

Anzi, il capire talvolta serve per spegnere il sentire, per tutelare il paziente da dinamiche relazionali inconsce, > vedi transfert .

Questo limita l’essere umano e tutte le sue potenzialità che non vengono stimolate dalla didattica accademica.

Perché questi professionisti DEVONO conoscere la mia materia?

Perché li mette nella condizione di essere più forti in ogni situazione.
L’inconscio comanda ogni evento, quindi se il professionista del supporto e della guarigione non conosce in che modo questo avviene, può solo fare un intervento parziale.

Quelli che risultano come miei insegnamenti educano al prendere padronanza di ogni istante, poiché ogni istante è foriero di migliaia di informazioni ma solitamente ne si colgono poco meno di una dozzina.

Il potere che si acquisisce nella lettura delle situazioni del presente mette il professionista nella condizione di avere a disposizione un ventaglio di soluzioni molteplici, che non riguardano solo la didattica accademica, ma l’infinita profondità dell’essere umano (vedi Il giuoco delle perle di vetro, Herman Hesse).

Il professionista che padroneggia l’inconscio manifesto sa che non è distaccato dal suo allievo / cliente / paziente ma che ne è parte in causa diretta, le loro vicende si intrecciano a livelli profondi, non c’è alcun istante nella nostra vita che non sia già stato scritto dentro di noi.

Chi decide di studiare nel mio master, decide di guidare una ferrari e non più una panda.

Decide di fornire un servizio elitario e non più comune alla massa.

Decide di elevarsi rispetto al mondo accademico, fermo ai libri del passato.
Che saranno sempre nel passato.

Chi studia nel mio master è sempre al passo con i tempi, poiché la sua materia è il presente.

Nel presente c’è ogni passato.
Chi studia la mia materia impara a leggerlo a favore di un futuro in ferrari.

Stefano Scialpi

About the author 

Stefano Scialpi

La sua carriera inizia con il progetto Task Force Balcani, per la Presidenza del Consiglio dei ministri ed in Fondazione Eni Enrico Mattei siede al tavolo con Domenico Siniscalco, futuro ministro dell’economia.

Correva l'anno 1999.

Da pioniere della comunicazione web, diventa in breve Project Manager e docente di neo laureati dell’Università Cattolica di Milano.

Nel 2002 si appassiona dello sviluppo delle potenzialità umane, da corsista ammira i suoi formatori e scopre una vocazione spontanea nei confronti della loro professione.

Nei 5 anni a Torino lavora su progetti ad alto impatto di UEFA, FIFA, NBC e rientrato a Milano collabora con Sky.

Nel 2007 la passione per l’insegnamento, le risposte negative della vita e la nascita della figlia lo spingono a riconsiderare le sue priorità e a sviluppare ciò che più lo appassiona: frequenta il triennio in pedagogia Steineriana e la scuola di Coaching, trovando la sua dimensione presso AsterysLab, di Giovanna D’Alessio e Pier Paolo Colasanti, pionieri del coaching in italia nel primo decennio del nuovo millennio.

Diventa Coach APCM nel 2011, sposando il modello ICF - International Coaching Federation.

Lavora per più di dieci anni come coach, attualmente prevalentemente nell’ambito Business, in progetti a largo respiro in multinazionali e Sport, con particolare dedizione ai calciatori professionisti.

Consegue la certificazione Mental Coaching che gli consegna il patentino CONI.

È autore di un romanzo dedicato alla crescita personale, Padre Figlio e Spirito Tanto e di un saggio che vuole portare luce su nuove chiavi di lettura relative all’inconscio, Il Manifesto dell’Inconscio.

Dal 2023 è Project Manager di FORMA-X, azienda con la quale sviluppa un modello di crescita personale e professionale innovativo nel quale l'individuo ed il team possono riorganizzare se stessi attraverso la ridefinizione dell'approccio mentale, emotivo, comportamentale e delle risorse interiori al singolo ed al gruppo

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