Aprile 3, 2023

L'intelligenza emotiva bassa può avere conseguenze significative sul benessere psicologico, sociale ed emotivo di un individuo. Tra le conseguenze possibili vi sono:

1. Difficoltà nelle relazioni interpersonali: le persone con bassa intelligenza emotiva possono avere difficoltà a mantenere e sviluppare relazioni salutari, poiché hanno problemi a comprendere i segnali sociali e a gestire le emozioni degli altri.

2. Problemi di gestione delle emozioni: le persone con bassa intelligenza emotiva possono avere difficoltà a riconoscere, comprendere e gestire le proprie emozioni. 

Questo può portare a problemi di ansia, stress, depressione e a comportamenti disfunzionali o autodistruttivi.

3. Mancanza di assertività: le persone con bassa intelligenza emotiva possono avere difficoltà a comunicare i propri bisogni, pensieri e sentimenti in modo assertivo e rispettoso.
Questo può portare a problemi di comunicazione e a relazioni poco soddisfacenti.

4. Difficoltà a prendere decisioni: le persone con bassa intelligenza emotiva possono avere difficoltà a prendere decisioni o a risolvere i problemi in modo efficace, poiché non hanno sviluppato la capacità di valutare le situazioni in modo obiettivo e di considerare le implicazioni emotive delle loro scelte.

In sintesi, una bassa intelligenza emotiva può portare a problemi di relazione, all'incapacità di riconoscere e gestire le emozioni, a problemi di comunicazione e a difficoltà nella risoluzione dei problemi.

Per questi motivi, può essere importante sviluppare l'intelligenza emotiva attraverso la pratica e l'apprendimento delle competenze necessarie per comprendere e gestire le emozioni.

About the author 

Stefano Scialpi

La sua carriera inizia con il progetto Task Force Balcani, per la Presidenza del Consiglio dei ministri ed in Fondazione Eni Enrico Mattei siede al tavolo con Domenico Siniscalco, futuro ministro dell’economia.

Correva l'anno 1999.

Da pioniere della comunicazione web, diventa in breve Project Manager e docente di neo laureati dell’Università Cattolica di Milano.

Nel 2002 si appassiona dello sviluppo delle potenzialità umane, da corsista ammira i suoi formatori e scopre una vocazione spontanea nei confronti della loro professione.

Nei 5 anni a Torino lavora su progetti ad alto impatto di UEFA, FIFA, NBC e rientrato a Milano collabora con Sky.

Nel 2007 la passione per l’insegnamento, le risposte negative della vita e la nascita della figlia lo spingono a riconsiderare le sue priorità e a sviluppare ciò che più lo appassiona: frequenta il triennio in pedagogia Steineriana e la scuola di Coaching, trovando la sua dimensione presso AsterysLab, di Giovanna D’Alessio e Pier Paolo Colasanti, pionieri del coaching in italia nel primo decennio del nuovo millennio.

Diventa Coach APCM nel 2011, sposando il modello ICF - International Coaching Federation.

Lavora per più di dieci anni come coach, attualmente prevalentemente nell’ambito Business, in progetti a largo respiro in multinazionali e Sport, con particolare dedizione ai calciatori professionisti.

Consegue la certificazione Mental Coaching che gli consegna il patentino CONI.

È autore di un romanzo dedicato alla crescita personale, Padre Figlio e Spirito Tanto e di un saggio che vuole portare luce su nuove chiavi di lettura relative all’inconscio, Il Manifesto dell’Inconscio.

Dal 2023 è Project Manager di FORMA-X, azienda con la quale sviluppa un modello di crescita personale e professionale innovativo nel quale l'individuo ed il team possono riorganizzare se stessi attraverso la ridefinizione dell'approccio mentale, emotivo, comportamentale e delle risorse interiori al singolo ed al gruppo

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