Quando vorresti che lei soffrisse

Ottobre 14, 2019

Quando vorresti che lei soffrisse...

Perché di fatto è tutta colpa sua.

Hai fatto tutto il possibile, ti sei comportato come lei chiedeva, ti sei annullato per lei, hai fatto tutto ciò che non avresti nemmeno lontanamente considerato.

Lo hai fatto solo per amore.

Solo per lei.

E non è servito a niente, lei è una stronza ingrata, che non sa riconoscere l'amore che le hai donato e tutti i sacrifici che hai fatto per lei.

Sarebbe stato più giusto se fossi tu a lasciarla, per quello che hai dovuto fare pur di accontentarla e visto il suo mancato riconoscimento.

Ed invece si è presa anche il lusso di usarti e poi buttarti via, come se non valessi nulla, come se il vostro amore fosse solo un dettaglio per lei.

A te rimane solo tanta delusione, l'aver creduto ad una donna che si è rivelata sbagliata, l'esserti fidato di una persona che sembrava tanto amorevole invece non voleva altro che sfruttare la tua generosità, la tua bontà, la tua disponibilità, per farsi poi gli affari suoi una volta ottenuto ciò che voleva.

Continui a chiederti come abbia potuto farti questo, la sofferenza ed il senso di ingiustizia che provi ti tolgono il respiro, l'appetito, la voglia di fare.

Ti senti soffocare, ti brucia lo stomaco, senti la rabbia montare e la scaricheresti volentieri, se sapessi come fare e non fossi spaventato tu stesso da cosa potrebbe accadere.

Questo ti rode ancora di più, il senso di impotenza di provare emozioni che non puoi scaricare contro nessuno, perché lei pensa solo a rifarsi una vita, a distrarsi a tenerti fuori da quello che pensavi dovesse essere il tuo futuro per sempre.

La rabbia ti rode al punto di augurare a lei le peggiori sofferenze, sebbene una voce dal cuore ti dice che non lo vuoi davvero, perché la ami ancora, perché in realtà non vuoi che lei soffra.

O forse un po' si.

Per lo meno fino a quando non si accorge del grave errore che ha fatto perdendoti.

Hai anche pensato al fatto che vuoi che lei torni in ginocchio da te, ma quel giorno tu le dirai di no e te ne andrai abbracciato ad una strafiga delle tante che hai aggiunto in rubrica da quando se ne è andata.

Poi ti si spegne la nuvoletta del sogno ad occhi aperti, ti dai un pugno da solo e ti ricordi che in realtà lo sfigato che soffre sei tu e che lo sei al punto di augurare a lei le peggio cose.

Come fanno gli uomini senza palle.

Come fanno quelli che non sanno affrontare le difficoltà ed invece che agire tirando fuori gli attributi si lamentano di ciò che hanno subito e di quanto male l'altro abbia loro procurato.

Ti aggiorno su un dettaglio: nessuno può farti più male di quanto tu stesso infliggi a te stesso ogni giorno.

Sei tu a creare il passaggio per la spada nemica, sei il primo ad infilare il coltello nella tua piaga dolente, rinunciando a te stesso giorno dopo giorno, fino a quando ad un certo punto non lo fa anche lei.

"Ti sei comportato come lei chiedeva, ti sei annullato per lei, hai fatto tutto ciò che non avresti nemmeno lontanamente considerato.
Lo hai fatto solo per amore
"

Questo ti dimostra che sei uscito da te stesso a vantaggio delle sue esigenze e poco importa se il manuale del bravo principe azzurro ti diceva che si fa così, "per amore bisogna sacrificarsi", l'unico risultato che puoi avere, annullandoti per lei, è quello di annullarti per te stesso.

Io ti capisco sai?

Purtroppo anche se ti capisco e so cosa provi e so che non è facile, devo dirti che alla fine, se ti annulli per una donna, è inevitabile che prima o poi se ne vada, perché lei non trova più in te l'uomo di cui si era innamorata.

E' stato annullato da se stesso.

Annientato.

E' questo il gioco al massacro di chi vive l'amore romantico della tv e delle favole, che nulla conserva di ciò che invece serve per sviluppare una relazione adulta, matura, responsabile e duratura.

E' l'amore fra due infanti, mai cresciuti, che non conoscono minimamente l'intelligenza emotiva ed il rispetto del proprio spazio a favore dello spazio altrui.

Quindi non conoscono né l'amore né il senso vero delle relazioni.

Le relazioni di coppia sono necessarie per evolvere, per crescere insieme, sviluppando l'antidoto che guarisce le ferite che l'altro ci mostra, con la sua presenza.

Non mi dilungo in questa spiegazione, perché fuori contesto e complessa, ma voglio che basti solo questo dettaglio per far emergere l'incompetenza di chi si mette insieme all'altro per vivere per sempre insieme senza passare a ritirare il libretto di istruzioni.

Alla fine, infatti, l'unica cosa che può fare è prendersela con l'altro, brutto e cattivo che lo ha fatto soffrire.

Ti comunico che puoi continuare così, è un ottimo stratagemma per sviluppare in te meschinità, pressapochismo, miseria e freddezza.

Di questo stai nutrendo il tuo futuro.

Se lei se ne è andata ti ha mandato un chiaro segnale.

Che dice che anche se lo hai fatto per amore non ha funzionato.

Lei si era innamorata di un uomo diverso da quello che ha lasciato.

Quell'uomo era nutrito.

Quest'ultimo era un triste residuo di un individuo che pensava che rinunciare a se stesso equivalesse a dimostrare amore al prossimo.

Ha quindi scoperto il segreto dell'egoismo sacro: solo agendo per nutrire te stesso puoi davvero essere nutriente per gli altri.

Se rinunci a te stesso, lo faranno anche gli altri.

Devi imparare a metterti al centro.

Perché il tuo centro, per gli altri equivale al proprio.

Chi sa stare dritto, appoggiato al suo centro, è attraente per gli altri che sanno stare nel proprio centro.

Chi nutre sè stesso attrae persone nutrite.

Se stai al centro, sei attraente.

Come il sole per i pianeti.

E' questo che tu vuoi.

Essere attraente, interessante, nutriente, luminoso.

Smettila di porre attenzione su di lei, smetti di lamentarti, decapita ogni pensiero negativo, sviluppa il tuo potere personale, interiore, profondo, delicato, gentile, responsabile, etico, integro.

Lei ti ha fatto un regalo, forse inconsapevolmente.

Ti ha consegnato alla scoperta di chi può essere te stesso.

Questo è il tuo punto di partenza.

Per rimetterti al centro.

Scoprire una forza che non sapevi neanche di avere.

Per conoscere un nuovo, rispettoso, fiero, te stesso.

E di conseguenza, possibilmente, dell'interesse, anche, degli altri.

About the author 

Stefano Scialpi

La sua carriera inizia con il progetto Task Force Balcani, per la Presidenza del Consiglio dei ministri ed in Fondazione Eni Enrico Mattei siede al tavolo con Domenico Siniscalco, futuro ministro dell’economia.

Correva l'anno 1999.

Da pioniere della comunicazione web, diventa in breve Project Manager e docente di neo laureati dell’Università Cattolica di Milano.

Nel 2002 si appassiona dello sviluppo delle potenzialità umane, da corsista ammira i suoi formatori e scopre una vocazione spontanea nei confronti della loro professione.

Nei 5 anni a Torino lavora su progetti ad alto impatto di UEFA, FIFA, NBC e rientrato a Milano collabora con Sky.

Nel 2007 la passione per l’insegnamento, le risposte negative della vita e la nascita della figlia lo spingono a riconsiderare le sue priorità e a sviluppare ciò che più lo appassiona: frequenta il triennio in pedagogia Steineriana e la scuola di Coaching, trovando la sua dimensione presso AsterysLab, di Giovanna D’Alessio e Pier Paolo Colasanti, pionieri del coaching in italia nel primo decennio del nuovo millennio.

Diventa Coach APCM nel 2011, sposando il modello ICF - International Coaching Federation.

Lavora per più di dieci anni come coach, attualmente prevalentemente nell’ambito Business, in progetti a largo respiro in multinazionali e Sport, con particolare dedizione ai calciatori professionisti.

Consegue la certificazione Mental Coaching che gli consegna il patentino CONI.

È autore di un romanzo dedicato alla crescita personale, Padre Figlio e Spirito Tanto e di un saggio che vuole portare luce su nuove chiavi di lettura relative all’inconscio, Il Manifesto dell’Inconscio.

Dal 2023 è Project Manager di FORMA-X, azienda con la quale sviluppa un modello di crescita personale e professionale innovativo nel quale l'individuo ed il team possono riorganizzare se stessi attraverso la ridefinizione dell'approccio mentale, emotivo, comportamentale e delle risorse interiori al singolo ed al gruppo

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