Ottobre 21, 2019

Paura che non ti voglia più nessuna


Anche l'ultima storia è finita.
Ci avevi scommesso tutto.
Un'altra volta, è andata così.

Con onestà, in fondo, sai che dopo aver dato tutte le colpe a lei, ai suoi, alle difficoltà, al papa, all'inquisizione, resta una e una sola verità: tu sei di nuovo da solo.

Come non avresti mai più voluto essere.
Ed eccola lì, di fronte a te, prima di dormire la sera ed in ogni momento in cui lei ti torna in mente, la paura che non ti prenda più nessuna con sé, perché d'altra parte ammettilo: se nessuna è rimasta, ci sarà pure un motivo no?

Si, il motivo è in te, sicuramente.
Ma non per quello che pensi di te, ma per quello che è scritto nel tuo inconscio.
Evidentemente, laggiù è scritto che non c'è spazio per una donna a lungo termine.
L'unico modo per scovare dove stanno le soluzioni è quello di attenersi ai fatti che chiami problemi.

Il fatto oggettivo, ora, è che tu sei di nuovo da solo e che chissà mai quando arriverà e se arriverà la prossima.

Io ti dico che arriverà, nonostante la tua paura.
A patto che tu inizi ad approfondire il tuo inconscio, perché fino ad ora ti ha condotto dove non pensavi, per motivi schietti e sinceri, che non conosci perché non sai, forse, a cosa mi riferisco.

Beh, non puoi non saperlo, devi approfondire, assolutamente.
Anche perché questa paura va sciolta, sviluppata, trasformata.

Altrimenti attiri un'altra donna pronta a lasciarti.

Paura del futuro

Sei in ginocchio, ko, a terra e senza speranza.
Oppure semplicemente abbattuto e sfiancato da quest'ultima storia che speravi rappresentasse il pensiero che avevi di una vita di coppia "per sempre insieme".

Forse è proprio questo che ti divora da dentro, la mancanza di prospettive, di nuovo, con la differenza che il tempo passa e le volte passate eri più giovane, con altre prospettive, davanti a te.

Oggi invece no, il tempo si assottiglia ed anche le donne disponibili hanno un'età che le porta ad essere meno attraenti di un tempo, a meno che tu non ti butti sulle giovani, che però giustamente non saranno interessate ad uno come te.

Paura del futuro

Per fortuna.

Ironizzo chiaramente, condivido con te quelli che sono stati anche i miei pensieri.

Il fatto è che il futuro è lì a portata di mano ma la vita ti ha preso a schiaffi, obbligandoti a rivedere le cose, di nuovo, da capo.

Tu puoi scegliere in te l'uomo che si dispera e cade in depressione o l'uomo che, caschi il futuro, trova le forze per renderlo meraviglioso.

Nonostante tutto.

Puoi riuscirci. 

Ti devi fare il culo, ma se ci sono riuscito io, puoi farlo anche tu.

Cambiando un po' di cose.

Paura di essere sbagliato

Ammettilo, non sei un granché.

Il tempo per di più è passato inesorabilmente ed ora non sei più quello di un tempo, per di più magari nella relazione ti eri pure un po' lasciato andare.

Paura di essere sbagliato

Tranquillo, te ne accorgerai solo fra qualche tempo, quando probabilmente sarai tornato forte e rampante e riguardando le tue foto ti accorgerai di quanto ti eri reso un rottame, nello sguardo e magari anche fisicamente.

Ad ogni modo, la paura di essere sbagliato può coglierti nei tuoi profondi momenti di tristezza, nei quali proprio non riesci a prendertela con niente e nessuno, se non con te stesso.

Ti do una notizia: hai ragione, sei sbagliato.

La cosa simpatica è che lo sei sempre, perché domani troverai il modo di migliorare.

L'essere umano tende all'evoluzione, semplicemente perché è la natura di ogni cosa, evolvere.

Dicono sia dettato dalla continua espansione dell'universo, che porta istintivamente anche noi ad espanderci, a migliorare la nostra condizione.

Non so dove l'ho letto, potrei averlo inventato in questo momento, ad ogni modo mi piace la chiave di lettura, quindi te la lascio qui.

Quindi se hai paura di essere sbagliato, va bene, non è una paura, è semplice realismo.

Da questo punto di partenza (che sei sbagliato oppure semplicemente fallibile, migliorabile) puoi iniziare a creare la migliore versione di te che puoi immaginare.

Se non sai come fare, c'è una lezione, nel corso, dedicata proprio a questo,  la quinta del secondo modulo. 

[ www.vitadopolaseparazione.it/corso ]

Paura della vita

Si, già.
La vita.
Ti rendi conto?

La vita, quello spazio che c'è mentre cerchi di crearti problemi inutili.
Può far paura, perché la vita è una cosa bella, meravigliosa, sorprendente, entusiasmante.
E' per pochi, che hanno il coraggio di andarsela a prendere.

Paura della vita

Vivere la vita e godersela non centra assolutamente nulla con il denaro, come molti pensano.
Il denaro è uno strumento per vivere la vita al meglio, esattamente come l'entusiasmo, la forza di volontà, la fiducia.

Se hai il denaro ma non hai fiducia, entusiasmo, forza di volontà, non riesci a godere della vita.
Quella vita che non vivi può spaventarti, perché fino ad ora pensavi che l'unico modo di viverla era con lei.

Hai pensato che la vita senza una donna accanto non ha senso.

Perché ne hai paura, senza di lei.

Anche in questo caso ci atteniamo ai fatti: per quale motivo un essere umano dovrebbe subordinare la sua felicità nella vita alla presenza di una determinata persona?
E' illogico, anche se è una convinzione comune, profondamente radicata.

Per cui, se hai paura di affrontare la vita perché pensi che senza di lei sarà brutta, permettimelo: è una cazzata.

Però ti capisco, la pensavo anche io come te, questa è stata la mia maggiore causa di sofferenza.

La vita è meravigliosa ed è importante che tu possa conoscerla da solo, finalmente, ora.

Ci tengo che tu possa diventare felice di viverla a prescindere da chiunque.

Così diventi un uomo libero.

Paura delle donne

Beh che dire.
Le donne sembrano essere la causa di ogni tua possibile sofferenza.

Eppure tu le cerchi sempre e sembra che una parte di te non possa farne a meno.

Magari sei anche riuscito a fare per lei tutto quello che lei chiedeva.

L'hai accontentata in tutto.

Hai sempre cercato di accontentare le donne in tutto, trovandoti poi matematicamente da solo, come se loro non sapessero riconosocere i tuoi sforzi, il tuo valore.

Giusto, è così, loro non lo riconoscono.

Giustamente.

Perché nemmeno tu lo riconosci a te stesso.

Chi accontenta la donna in tutto e per tutto non è un uomo che ama, ma è un uomo che ha paura della donna.

Fa così perché ha paura che lei senza i suoi servigi possa andarsene, così non dice mai quello che pensa fino in fondo e non fa mai quello che vuole fino in fondo.

Fa quello che vuole solo se lei è d'accordo e solo se lei lo incoraggia.

Altrimenti evita.

Nonostante questo comportamento ha il coraggio di sentirsi uomo, perché ha imparato dalle favole che è uomo colui che accontenta la "sua" donna in tutto.

"Sua" donna, fra virgolette, perché in realtà lei sa benissimo di non essere in vendita, né in comproprietà con nessuno.

Un uomo che accontenta in tutto una donna, rinunciando alle proprie esigenze, sta implicitamente dichiarando:

Io non valgo abbastanza, perché nella mia vita vali soltanto tu. 

Faccio di tutto per te perché ho paura di deluderti, se ti deludo ho paura che te ne vai. 

Se dico ciò che sento e faccio ciò che penso, ho paura delle tue reazioni. 

Quindi ho paura di te.
Paura della donna

La tua paura della donna ha quindi radici lontane, ogni volta che hai rinunciato a te stesso accettando le sue richieste era per paura della donna.

ATTENZIONE: Non ti sto dicendo che non devi supportarla o starle vicino, tutt'altro.

Ritengo che un uomo in una relazione abbia il compito di far sentire al sicuro la donna che ha al suo fianco.

Un conto però è supportarla, un altro è annullarsi per lei.

Ovviamente in questo caso lei non può far altro che andarsene, dopo un po': non c'è più traccia di un uomo, al suo fianco.

Tu a furia di dare importanza a lei, non ne avevi più per te.

Non riconoscevi la tua importanza.

Ha quindi iniziato a farlo anche lei.

Proprio come facevi tu.

Per paura della donna.

Conclusioni

Tutto questo è rimediabile, ovviamente facendo un bel lavoro di restauro e riprogrammazione delle tue convinzioni profonde.

Ti ho illustrato le principali motivazioni che ti hanno portato a non far funzionare le cose, ora hai il compito di studiare, approfondire, scoprire tutto ciò che serve a far funzionare le cose al meglio.

Si tratta, ora, di iniziare a godere della tua vita.

Con nuove regole, definite da te, senza paura.


About the author 

Stefano Scialpi

La sua carriera inizia con il progetto Task Force Balcani, per la Presidenza del Consiglio dei ministri ed in Fondazione Eni Enrico Mattei siede al tavolo con Domenico Siniscalco, futuro ministro dell’economia.

Correva l'anno 1999.

Da pioniere della comunicazione web, diventa in breve Project Manager e docente di neo laureati dell’Università Cattolica di Milano.

Nel 2002 si appassiona dello sviluppo delle potenzialità umane, da corsista ammira i suoi formatori e scopre una vocazione spontanea nei confronti della loro professione.

Nei 5 anni a Torino lavora su progetti ad alto impatto di UEFA, FIFA, NBC e rientrato a Milano collabora con Sky.

Nel 2007 la passione per l’insegnamento, le risposte negative della vita e la nascita della figlia lo spingono a riconsiderare le sue priorità e a sviluppare ciò che più lo appassiona: frequenta il triennio in pedagogia Steineriana e la scuola di Coaching, trovando la sua dimensione presso AsterysLab, di Giovanna D’Alessio e Pier Paolo Colasanti, pionieri del coaching in italia nel primo decennio del nuovo millennio.

Diventa Coach APCM nel 2011, sposando il modello ICF - International Coaching Federation.

Lavora per più di dieci anni come coach, attualmente prevalentemente nell’ambito Business, in progetti a largo respiro in multinazionali e Sport, con particolare dedizione ai calciatori professionisti.

Consegue la certificazione Mental Coaching che gli consegna il patentino CONI.

È autore di un romanzo dedicato alla crescita personale, Padre Figlio e Spirito Tanto e di un saggio che vuole portare luce su nuove chiavi di lettura relative all’inconscio, Il Manifesto dell’Inconscio.

Dal 2023 è Project Manager di FORMA-X, azienda con la quale sviluppa un modello di crescita personale e professionale innovativo nel quale l'individuo ed il team possono riorganizzare se stessi attraverso la ridefinizione dell'approccio mentale, emotivo, comportamentale e delle risorse interiori al singolo ed al gruppo

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