Bambini per mano

Gennaio 22, 2020

Mi esprimo sui bambini e sul caso #BIBBIANO.

Cerco di farlo in maniera obiettiva:C’è chi dice che non esiste un caso Bibbiano.Se ne parla da mesi, quindi il caso Bibbiano esiste.

Parlo ora di bambini.I bambini sono stati maltrattati in primis dalle famiglie, da sempre.

Non serve andare lontano, chiedete ai vostri genitori, più sono anziani e più cinghiate hanno preso.

Il sistema Bibbiano è gestito da persone che hanno vissuto da bambini l’epoca dei miei genitori.In quell’epoca era normale bacchettare le mani di un bambino a scuola, prenderlo a cinghiate in casa, farlo tornare a casa a piedi sotto la neve se si dimenticava un quaderno.

Non importava a nessuno se doveva camminare per km e se c’era un freddo cane, si veniva dalla guerra, era già tanto che non piovessero bombe.

In più la maggior parte dei bimbi aveva genitori che erano stati in battaglia, quindi psicologicamente instabili e spesso erano costretti ad andare a letto prestissimo pur di non prendere botte a caso solo perché il papà aveva bevuto o perché viveva stress post traumatico insopportabile o perché si era preso una pallottola in gola ed era stato ricucito mentre ne volavano altre.

Insomma, non era poi così tanto colpevole quell’uomo, se impazziva era anche un pò giustificato dalla follia globale cui era costretto.

Le mamme (oggi nonne, magari non più in vita) vivevano in uno stato di stress indicibile, insopportabile, ma loro pur avendo dieci figli riuscivano a farli sopravvivere.

Lo stato emotivo che si respirava in casa era di terrore, paura, follia totale.

La psiche di questi bimbi non è implosa, non è esplosa, semplicemente si è adattata.

È un miracolo se oggi non ci sia più un regime di follia, con quello che hanno dovuto subire.

È inevitabile, però, che ci siano degli strascichi.

I bambini che non sono riusciti a trovare una sistemazione nel cuore, hanno dovuto sviluppare la ricerca costante della guarigione.

E come fa la psiche, spesso, per soddisfare questa ricerca?Ti illude di riuscirci portandoti a studiare le materie della cura.

Quindi ti spinge a fare il medico, lo psichiatra, l’infermiere, lo psicologo.

La mente inconscia ti spinge a trovare la cura, allora ti fa studiare la materia che ti serve per curarti.

I problema è che non c’è cura per ferite causate dall’amore più profondo se non con amore profondo.

Intendo dire che se mamma e papà, che rappresentano l’amore primario per un bimbo, ti hanno creato dentro un vuoto colmo di dolore e paura, non è studiando che lo riempi, ne hai solo l’illusione.

È solo grazie all’amore che puoi nutrire un vuoto d’amore.

Questo ancora non lo hanno capito né le istituzioni, né le università, è così ovvio da non risultare evidente, per questo motivo ho creato io stesso una scuola che si occupa di colmare il vuoto.

Ma andiamo avanti: se il bambino crescendo non nutre quel vuoto con l’amore, ma studia con l’illusione di riuscirci, crea un circolo vizioso pericolosissimo, perché andrà in cerca di bambini come lui da curare, sempre con l’idea inconscia di curare se stesso.

Il problema catastrofico qual è?

Che ovviamente userà, per curare quei bambini, la stessa sensibilità che ha ricevuto.Cioè li curerà con quel vuoto d’amore.

Risultano inutili tutte le nozioni apprese negli studi, perché di fronte ad un bambino tutto va in crisi, perché lui non si basa su ciò che sai ma su ciò che sei.Per questo motivo, se il bambino non risponde come la materia ti ha insegnato, tu devi costringerlo con la forza e con metodi che oggi riteniamo brutali, ma che tu hai imparato da figlio della guerra .

E che vi ricordo, fino a mezzo secolo fa erano gli stessi metodi che i bambini ricevevano in casa da mamma e papà .E che ricevono ancora oggi in molte famiglie.

Questo per dire che tutto è purtroppo tragicamente coerente ed è vero se si dice che il sistema Bibbiano non esiste, a patto che si consideri l’interezza del sistema, cioè che andrebbe rivista in toto l’assegnazione di questi ruoli così determinanti, perché l’epoca in cui queste figure professionali hanno preso potere era acerba di conoscenze e non c’era la qualità di oggi nell’analisi di un professionista.

A poco serve fargli fare 20 anni di scuole, più specializzazioni, se devi avere a che fare con un bambino devi ricordarti di essere puro, pulito, integro e centrato esattamente come lui.

Su questa base puoi utilizzare al meglio le conoscenze acquisite, altrimenti continui a creare Bibbiano ovunque.

Ma non perché è Bibbiano.Perché era così nelle case di tutti, fino a 50 anni fa.

Ed oggi, finalmente, sta emergendo quello che sembra essere un processo di purificazione definitivo della società.

Finalmente, forse, i bambini verranno rispettati in ogni dettaglio profondo.

Bisogna però cambiare il sistema.Bisogna tornare ad essere.

Quindi, Bibbiano o no, è necessaria una tabula rasa.

So che è impensabile, ma ritengo possa essere funzionale.

Il come far funzionare le cose ce l’ho chiaro in mente e lo racconterò quando gli organi competenti saranno interessati a mettere in piedi una soluzione alternativa a quella attuale.

Fate una cosa intanto.Abbracciate i bimbi che avete vicino.

E chiedetevi: sono in grado di proteggere questo bimbo dalle mie miserie?

Questo è il compito di noi adulti.Rimuovere le nostre miserie.

Il caso Bibbiano?Esiste, da sempre, ovunque.

About the author 

Stefano Scialpi

La sua carriera inizia con il progetto Task Force Balcani, per la Presidenza del Consiglio dei ministri ed in Fondazione Eni Enrico Mattei siede al tavolo con Domenico Siniscalco, futuro ministro dell’economia.

Correva l'anno 1999.

Da pioniere della comunicazione web, diventa in breve Project Manager e docente di neo laureati dell’Università Cattolica di Milano.

Nel 2002 si appassiona dello sviluppo delle potenzialità umane, da corsista ammira i suoi formatori e scopre una vocazione spontanea nei confronti della loro professione.

Nei 5 anni a Torino lavora su progetti ad alto impatto di UEFA, FIFA, NBC e rientrato a Milano collabora con Sky.

Nel 2007 la passione per l’insegnamento, le risposte negative della vita e la nascita della figlia lo spingono a riconsiderare le sue priorità e a sviluppare ciò che più lo appassiona: frequenta il triennio in pedagogia Steineriana e la scuola di Coaching, trovando la sua dimensione presso AsterysLab, di Giovanna D’Alessio e Pier Paolo Colasanti, pionieri del coaching in italia nel primo decennio del nuovo millennio.

Diventa Coach APCM nel 2011, sposando il modello ICF - International Coaching Federation.

Lavora per più di dieci anni come coach, attualmente prevalentemente nell’ambito Business, in progetti a largo respiro in multinazionali e Sport, con particolare dedizione ai calciatori professionisti.

Consegue la certificazione Mental Coaching che gli consegna il patentino CONI.

È autore di un romanzo dedicato alla crescita personale, Padre Figlio e Spirito Tanto e di un saggio che vuole portare luce su nuove chiavi di lettura relative all’inconscio, Il Manifesto dell’Inconscio.

Dal 2023 è Project Manager di FORMA-X, azienda con la quale sviluppa un modello di crescita personale e professionale innovativo nel quale l'individuo ed il team possono riorganizzare se stessi attraverso la ridefinizione dell'approccio mentale, emotivo, comportamentale e delle risorse interiori al singolo ed al gruppo

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