Si tratta di strumenti.
E di illusioni.
Nella tua mano vedi una lama affilata, perché ti hanno insegnato a credere alle favole che qualcuno ha scelto essere quelle da raccontare al tuo inconscio, che assetato beveva con sudditanza, speranzoso di salvarsi la vita assaporando le gesta degli oratori di turno.
E così ti hanno illuso di essere principessa, che soffre le pene dell’inferno prima dell’arrivo del principe.
E così ti hanno illuso di essere cavaliere, che soffre le pene dell’inferno prima di prenderla in sposa.
E così ti hanno illuso che vivrai felice e contento, senza dover più fare nulla, perché entrambi avete fatto le dovute fatiche.
E così, fra mele avvelenate e scarpe disperse, fra bestie principesche e torri invalicabili, hai creato la tua lama di plastica, che quando la utilizzi ti fa un pernacchia.
Già, perché da allora tu vivi l’illusione del castello, della principessa, del cavaliere principesco.
E vissero infelici e sfrattati.
Così doveva recitare il finale.
E invece no, ti hanno scritto nell’inconscio che tutto poi sarà bello.
Ti hanno depotenziato.
E tu, illuso di avere una spada affilata, fai le pernacchie addosso alle difficoltà.
Il tuo inconscio ti rende maldestro.
Il tuo inconscio manifesta la tua grave impreparazione.
Vuoi il castello ma sai conquistare la casa di barbie.
E così, quando la casa di barbie crolla, l’unica cosa che puoi fare è piangere.
Perchè il tuo inconscio ti conserva nell’infanzia.
E per diventare uomo e per diventare donna, devi riscrivere da capo la storia.
Da capo.
Come serve a te.
Per diventare Guerriero.
Per diventare Amazzone.
Per lasciare ai bimbi le favole e scrivere una storia all’altezza della magnificenza che hai dentro.
Stefano Scialpi
Novembre 15, 2020