L’errore più frequente, in direzione della vita ad altissima quota, è di essere convinti di esser già giunti ad una buona altezza solo perché si è in grado di ripetere buoni concetti con una ferrea dimestichezza.
È quello il segnale del più feroce ruzzolamento, nel quale le ferite della caduta saranno inferiori alle voragini nello spirito.Come accorgersi dell’ego della pecora, che si traveste da aquila?
Semplice, osserva la vita.
Se succedono imprevisti, rallentamenti, se compaiono ostacoli, se le cose non stanno proprio andando chiaramente nella direzione che immaginavi, se sembra che la vita ti stia comunicando segnali contrastanti, fermati ad osservare e non reagire.
La vita è più chiara di chiunque altro ed è violenta più di qualunque persona si possa incontrare.
È saggio fermarsi ad osservare.
L’Aquila è Aquila in ogni istante.
Non ha parentesi in cui va a brucare l’erba o si mette a chiacchierare su un prato insieme a centinaia di Aquile.
L’Aquila si occupa di massimi sistemi, di argomenti di primaria importanza, sviscera interstizi pericolosi senza cedere il passo al lamento o alla frustrazione.
La sua forza deriva da una estrema disciplina nel curare ogni aspetto del suo nido, posizionato su uno spuntone della vetta più alta, riesce a resistere alle intemperie grazie alla sua innata preparazione ingegneristica, dalla quale non si scosta di un mm.
Non c’è una via di mezzo, per L’Aquila.
Non c’è una giornata nella quale si faccia influenzale dalle bassezze di un gregge incartapecorito.
L’Aquila impegna ogni suo attimo per volare più in alto, perché è da quella sua spontanea attitudine che dipende la salvezza dei suoi aquilotti.
L’Aquila si abbassa solo per cacciare, cioè per trarre il massimo anche dal livello più basso.
L’Aquila non ha bisogno di vestirsi da pecora.
È la pecora che ne ha bisogno.
Osserva con cura ogni istante della tua vita, perché se pensi di aver messo tutto a posto e che si, fa niente, per quello che sono è già tanto, allora eccolo lì l’abito dell’aquila.
I risultati, saranno da pecora.
Ed anche se te la prenderai con il mondo, l’unico responsabile, ogni giorno, sarai tu.
Perchè il mondo continuerà a girare.
E le Aquile a volare.
Quale archetipo scegli?
Stefano Scialpi