Aprile 30, 2023

Di seguito alcuni studi scientifici che hanno esaminato la correlazione tra la rabbia repressa e la performance:

1. Uno studio del 2014 pubblicato sulla rivista Journal of Experimental Psychology ha rilevato che le persone che reprimono le loro emozioni negative (come la rabbia) hanno una riduzione delle prestazioni in compiti che richiedono attenzione e memoria di lavoro.

Questo studio suggerisce che la repressione emotiva può impedire alle persone di concentrarsi e di eseguire compiti complessi.

2. Un altro studio più recente del 2021 pubblicato sulla rivista Frontiers in Psychology ha esaminato la relazione tra l’espressione delle emozioni e le prestazioni negli atleti di judo.

L’autore dello studio ha scoperto che i judoka che erano in grado di esprimere le loro emozioni in modo efficace (inclusa la rabbia) durante la competizione erano più propensi a vincere rispetto a quelli che reprimono emotivamente i loro sentimenti.

3. Un terzo studio del 2004 pubblicato sulla rivista Journal of Organizational Behavior ha indagato sugli effetti della rabbia repressa sulla performance lavorativa.

I ricercatori hanno scoperto che i manager che reprimono la rabbia sono più propensi a mostrare comportamenti disfunzionali sul posto di lavoro (come il bullismo) e che questo comportamento può avere un impatto negativo sulla performance dei loro dipendenti.

About the author 

Stefano Scialpi

La sua carriera inizia con il progetto Task Force Balcani, per la Presidenza del Consiglio dei ministri ed in Fondazione Eni Enrico Mattei siede al tavolo con Domenico Siniscalco, futuro ministro dell’economia.

Correva l'anno 1999.

Da pioniere della comunicazione web, diventa in breve Project Manager e docente di neo laureati dell’Università Cattolica di Milano.

Nel 2002 si appassiona dello sviluppo delle potenzialità umane, da corsista ammira i suoi formatori e scopre una vocazione spontanea nei confronti della loro professione.

Nei 5 anni a Torino lavora su progetti ad alto impatto di UEFA, FIFA, NBC e rientrato a Milano collabora con Sky.

Nel 2007 la passione per l’insegnamento, le risposte negative della vita e la nascita della figlia lo spingono a riconsiderare le sue priorità e a sviluppare ciò che più lo appassiona: frequenta il triennio in pedagogia Steineriana e la scuola di Coaching, trovando la sua dimensione presso AsterysLab, di Giovanna D’Alessio e Pier Paolo Colasanti, pionieri del coaching in italia nel primo decennio del nuovo millennio.

Diventa Coach APCM nel 2011, sposando il modello ICF - International Coaching Federation.

Lavora per più di dieci anni come coach, attualmente prevalentemente nell’ambito Business, in progetti a largo respiro in multinazionali e Sport, con particolare dedizione ai calciatori professionisti.

Consegue la certificazione Mental Coaching che gli consegna il patentino CONI.

È autore di un romanzo dedicato alla crescita personale, Padre Figlio e Spirito Tanto e di un saggio che vuole portare luce su nuove chiavi di lettura relative all’inconscio, Il Manifesto dell’Inconscio.

Dal 2023 è Project Manager di FORMA-X, azienda con la quale sviluppa un modello di crescita personale e professionale innovativo nel quale l'individuo ed il team possono riorganizzare se stessi attraverso la ridefinizione dell'approccio mentale, emotivo, comportamentale e delle risorse interiori al singolo ed al gruppo

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