Aprile 30, 2023

Una delle condizioni che spesso colpisce lo sportivo riguarda l’ansia da prestazione, stato interiore che lo inibisce e lo porta a performance molto al di sotto delle sue potenzialità.

Una delle possibili cause riguarda la rabbia repressa e l’incapacità di gestire questa emozione.

Lo sport è un ambiente in cui le prestazioni sono cruciali per ottenere successo, e quindi la pressione psicologica può essere piuttosto intensa.

L’ansia da prestazione nello sport è un fattore comune che colpisce atleti di tutti i livelli, dal principiante all’élite, e può influire negativamente sulla performance sportiva.

Una correlazione che viene spesso evocata in relazione all’ansia da prestazione nello sport è quella con la rabbia repressa.

Ci sono diversi studi scientifici che suggeriscono una possibile connessione tra i due fenomeni.

La rabbia repressa si riferisce a un’emozione negativa che viene soppressa piuttosto che espressa in modo esplicito.

È possibile che la rabbia repressa possa causare sintomi di ansia da prestazione nello sport perché può generare tensioni psicologiche che possono diventare traumatiche e colpiscono la performance nel lungo termine.

Uno studio italiano pubblicato su Journal of Physical Education and Sport, condotto su 82 atleti dilettanti, ha suggerito che la rabbia repressa è un predittore significativo dell’ansia da prestazione nello sport.

I risultati hanno mostrato che gli atleti con un alto livello di rabbia repressa avevano anche un alto livello di ansia da prestazione, anche se non avevano subito eventi traumatici nei loro ambiti sportivi.

Inoltre, uno studio pubblicato su Psychology of Sport and Exercise ha indagato la correlazione tra la rabbia repressa e l’esito sportivo.

Nello studio, sono stati coinvolti 107 atleti di tae kwon do di livello nazionale e internazionale.

I risultati hanno indicato che i livelli di rabbia repressa erano significativamente associati a una performance sportiva peggiore.

Uno studio del 2015 pubblicato su Journal of Sport & Exercise Psychology ha esaminato la relazione tra la rabbia repressa e l’ansia da prestazione in una popolazione di atleti adolescenti.

I risultati hanno suggerito che i livelli di rabbia repressa erano correlati positivamente all’ansia da prestazione nel contesto sportivo.

Inoltre, gli esperti hanno sottolineato che è importante considerare il modo in cui gli atleti gestiscono le loro emozioni per ridurre i sintomi di ansia da prestazione nello sport.

In sintesi, la rabbia repressa può essere un fattore che contribuisce all’ansia da prestazione nello sport.

Gli atleti devono sviluppare abilità per gestire le loro emozioni in modo sano e funzionale, al fine di prevenire la rabbia repressa e gli effetti deleteri che può avere sulle prestazioni sportive.

La comprensione scientifica di questa correlazione potrebbe aiutare gli allenatori e gli atleti a prendere i giusti provvedimenti per affrontare questi problemi e per aiutare gli atleti a fare un uso più efficiente delle loro energie e risorse psicologiche.

About the author 

Stefano Scialpi

La sua carriera inizia con il progetto Task Force Balcani, per la Presidenza del Consiglio dei ministri ed in Fondazione Eni Enrico Mattei siede al tavolo con Domenico Siniscalco, futuro ministro dell’economia.

Correva l'anno 1999.

Da pioniere della comunicazione web, diventa in breve Project Manager e docente di neo laureati dell’Università Cattolica di Milano.

Nel 2002 si appassiona dello sviluppo delle potenzialità umane, da corsista ammira i suoi formatori e scopre una vocazione spontanea nei confronti della loro professione.

Nei 5 anni a Torino lavora su progetti ad alto impatto di UEFA, FIFA, NBC e rientrato a Milano collabora con Sky.

Nel 2007 la passione per l’insegnamento, le risposte negative della vita e la nascita della figlia lo spingono a riconsiderare le sue priorità e a sviluppare ciò che più lo appassiona: frequenta il triennio in pedagogia Steineriana e la scuola di Coaching, trovando la sua dimensione presso AsterysLab, di Giovanna D’Alessio e Pier Paolo Colasanti, pionieri del coaching in italia nel primo decennio del nuovo millennio.

Diventa Coach APCM nel 2011, sposando il modello ICF - International Coaching Federation.

Lavora per più di dieci anni come coach, attualmente prevalentemente nell’ambito Business, in progetti a largo respiro in multinazionali e Sport, con particolare dedizione ai calciatori professionisti.

Consegue la certificazione Mental Coaching che gli consegna il patentino CONI.

È autore di un romanzo dedicato alla crescita personale, Padre Figlio e Spirito Tanto e di un saggio che vuole portare luce su nuove chiavi di lettura relative all’inconscio, Il Manifesto dell’Inconscio.

Dal 2023 è Project Manager di FORMA-X, azienda con la quale sviluppa un modello di crescita personale e professionale innovativo nel quale l'individuo ed il team possono riorganizzare se stessi attraverso la ridefinizione dell'approccio mentale, emotivo, comportamentale e delle risorse interiori al singolo ed al gruppo

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